Napoli, 12 ottobre 2012 –
Napoli, 12 ottobre 2012 – E’ partito, in ritardo a causa della forte pioggia, il corteo degli studenti a Napoli. Ad aprire il corteo uno striscione con la scritta “liberare i saperi per liberare le persone”. Numerose le bandiere tra cui quella dell’Udu, l’Unione degli studenti di Napoli, che ha organizzato la manifestazione e che ha richiamato nel capoluogo campano migliaia di studenti mentre analoghi cortei si sono tenuti in contemporanea anche ad Avellino, Benevento, Caserta e Salerno.”Il valore di questa giornata sta anche nel senso di unità tra le generazioni. E’ bello vedere gli studenti con i loro insegnanti sfilare insieme a difesa della scuola pubblica”. E’ quanto afferma, in una nota, il segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella. “Un risultato straordinario che – secondo Tavella – si valorizza ancora di più, vista la condizione di disgregazione e di divisione nella quale sembra entrare il Paese”. “Nella scuola pubblica – aggiunge Tavella – c’é un problema che riguarda gli insegnanti, le loro condizioni di lavoro, le loro condizioni economiche, ma c’é anche un problema che riguarda l’agibilità della scuola pubblica”. “Mentre si annuncia l’era del tablet – conclude Tavella – molti istituti cadono letteralmente a pezzi”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’intervento di Angela Cortese, consigliere regionale del Pd:“Di fronte al ciclone che rischia di travolgere la scuola italiana, non poteva essere certo un temporale a fermare studenti e insegnanti, che infatti hanno sfilato per le vie del centro sfidando la pioggia”. “ Tra professori e allievi ho respirato un clima di rabbia, risultato di un attacco concentrico alla scuola italiana. Da una parte, infatti, si continuano a promuovere misure repressive nei confronti degli studenti; dall’altro la funzione docente è sempre più mortificata, tra il blocco degli stipendi, che restano i più miseri d’Europa, e l’aumento dell’orario di servizio”.
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